L’Epifania che tutte le luminarie (cinesi) si è portata via

Rimettere a posto alberi, addobbi, presepi, è uno degli aspetti meno gradevoli della fine delle Feste. Da qualche anno a questa parte, però,  in molti sorge il dubbio se certe luminarie sia meglio eliminarle subito o tenerle, con il forte rischio che al primo stress test natalizio vadano irrimediabilmente in tilt. La spiegazione, senza generalizzare, ma è quel che accade, sta nel fatto che la qualità di questi piccoli impianti, praticamente tutti made in China, è precipitata. Resta solo un ricordo la quasi liturgia familiare del riporre le lunghe catene di lampadine (che tra l’altro non si attorcigliavano come serpenti in un vaso) praticamente indistruttibili e opera di tante piccole aziende italiane ora divorate da una concorrenza spietata. Che però agisce solo sui prezzi. Paghi il 30-40 per cento meno, ma la durata? E’ un po’ come le forbici. Oggi con pochi euro te ne danno un set. Ma, appunto, quanto durano? Chi rammenta i vecchi forbicioni tramandati da generazioni perché realizzati a regola d’arte e con materali di qualità? Oggi costerebbero, qualcuno c’è ancora che li produce, almeno 20 euro: “Spendere venti euro per un paio di forbici anche se made in Italy? Ma sei pazzo?”  Forse, ma sapeste come tagliano bene e non arrugginiscono.