Arrivano a raffica e il Sole 24 Ore, con anche Nova e Plus24, se ne è occupato più volte. Sono le email che contengono virus o che cercano di carpire informazioni sensibili come le password di conti correnti fingendo di provenire da banche, poste o carte di credito. Un assalto continuo alla ricchezza dell'era del web, quella rappresentata dai dati personali. Ecco allora alcune mail, tra le ultime arrivate, che sono vere e proprie pericolose trappole. Le abbiamo riportate esattamente con il copia e incolla per un veloce "ripasso.
Ultima in ordine di tempo la truffa tentata a nome di Carrefour, con la promessa di una carta prepagata scontatissima e che trovate a questo link
Ma come ci può difendere e comunque come comportarsi? La Polizia postale da tempo è impegnata in un guerra quotidiana. Ecco i suoi consigli e i link al sito dove ci si può informare per qualsiasi dubbio.
"E" in aumento esponenziale la truffa online chiamata"phishing". Ce lo dicono anche i nostri affezionati lettori, che ci segnalano come il proprio indirizzo di posta elettronica sia bersagliato da richieste quotidiane di sedicenti banche e istituti di credito che chiedono via mail alcuni dati e codici personali, necessari "per aggiornamento programmato del software al fine di migliorare la qualità dei servizi bancari", o per altri fantasiosi motivi.
Non ci cadete, si tratta sempre di una truffa! Nessuna banca o istituto vi chiederebbe mai i codici personali attraverso una richiesta via e-mail. Mai. Le banche contattano i loro clienti direttamente, in particolare modo per queste operazioni riservate.
Quello che può generare disorientamento nell'utente che riceve questi messaggi è la apparente autenticità dell'azienda che richiede i dati. Nel tempo gli sciacalli del web hanno affinato le loro armi: grafica accattivante, loghi ufficiali di aziende e istituzioni, messaggi efficaci e scritti in buon italiano o in altre lingue, cortesia e semplicità possono fare pensare di non essere vittime di un raggiro. Negli ultimi tempi inoltre i truffatori hanno perfezionato il loro metodo di "pesca": per essere più credibili hanno dato l'assalto elettronico utilizzando come mittente il nome di banche che non erano state mai utilizzate prima.
Per essere sicuri di non "cadere nella Rete seguite questa semplice guida e leggete i nostri approfondimenti: gli istituti bancari e le aziende serie non richiedono mai informazioni personali attraverso un messaggio di posta elettronica. L'unica circostanza in cui viene richiesto il numero della vostra carta di credito è nel corso di un acquisto su Internet che voi avete deciso di fare. Non rispondete mai alle e-mail, non cliccate sul link che vi viene proposto nel messaggio. Contattate la banca che dichiara di chiedere i vostri codici personali . Per accedere al sito dell'istituto di credito con il quale avete il conto online digitate l'Url direttamente nella barra dell'indirizzo del vostro browser o raggiungetelo attraverso i vostri "preferiti" o "segnalibri" della vostra rubrica. Controllate spesso i movimenti del vostro conto corrente e delle vostre carte di credito o bancomat . Segnalate online alla Polizia postale e delle comunicazioni i sospetti usi illeciti delle vostre informazioni personali."