Quale periodo migliore dell’estate per un tradimento? Tranquilli, lasciamo ad altri ben più esperti le guide sentimentali, ma quello del Ferragosto è comunque un periodo sicuramente stimolante per mettere alla prova la propria voglia, ad esempio, di cambiare stile di vita, atteggiamenti, abitudini che ci accompagnano ogni giorno e dei quali non sempre siamo soddisfatti. Ecco allora cinque regole d’oro per tradimenti dei quali non ci assumiamo assolutamente la responsabilità se non quella di qualche ma…
1) Il silenzio degli innocenti/Fase uno
“Basta, in vacanza il cellulare lo accendo solo la mattina e la sera. Cosa mai potrà accadere? E’ giusto riposare anche la testa. Se c’è qualcosa di importante mi manderanno una mail o lasceranno un messaggio”.
Non serve scomodare gli specialisti del recupero fisico-mentale per riconoscere che una bella disintossicazione da telefonino non farebbe che bene. Se sanno che sei vacanza, per favore rispettino la privacy. Che meraviglia camminare o stare spaparanzati in spiaggia senza suonerie e jingle vari.
Ma…
Il telefonino è spento, ma io so che la carogna continua a inghiottire mail, chiamate senza risposta, sms, messaggi in segreteria. Quando lo accenderò chissà che raffica di avvisi, sicuramente mi sarò perso qualcosa di importante perché non tutti sanno che sono via.
Però la decisione è stata presa, black-out fino a questa sera. Certo che come fai a stare tranquillo se attorno a te tutti sono incollati al cellulare? Non si può vivere così, in fondo cosa c’è di male se lo accendo solo un minutino mentre mia moglie è entrata in quel negozio, giusto per dare un’occhiata alle chiamate? Anzi, poi lo lascio sul silenzioso, così appena lei si distrae non devo nemmeno perdere tempo a riaccenderlo con il rischio di essere scoperto. Sì, ora va decisamente meglio.
2) Il silenzio degli innocenti/Fase due
E come la mettiamo con i social? Se lo smartphone è spento si tagliano tutti cordoni ombelicali con Facebook, Twitter, Whatsapp, Linkedin. Bello, vero, non dover rispondere, farsi coinvolgere, condividere almeno per qualche giorno l’anno? Vivere ore reali, finalmente staccati dal mondo virtuale, serve a resettare un po’ tutto, ti porta a goderti un bel panorama o magari solo a concederti il lusso di leggere il giornale seduto sul balcone, magari cullato e isolato grazie a una bella musica in cuffia.
Ma…
Come invidio i monaci tibetani. Loro meditano guardando il cielo, ma noi qui siamo abituati a riflettere sulle ultime news che arrivano dai social network. Ragazzi, bisogna stare aggiornati. E gli amici dove li mettiamo? Se ci eclissiamo da Facebook o Whatsapp cominciano a chiedersi dove siamo finiti. Non vorremo mica farli stare in pensiero? Anche perché sono tutti ansiosi di sapere come stanno andando le nostre vacanze “di tutto relax” lontani dal caos di ogni giorno. Appunto, cosa sarà un piccolo aggiornamento veloce veloce con lo smartphone? Intanto la moglie è ancora nel negozio e sono velocissimo a digitare.
3) La notte per sognare
D’estate, grazie alla programmazione non proprio grintosa delle reti televisive, è bello non accendere quella che è una costante della nostra vita. Lo stesso discorso vale per pc e tablet: per i navigatori digitali è il momento di riposarsi in porto.
D’altra parte si è chiusi in ufficio e in casa quasi tutto l’anno, ora bisogna uscire o, almeno, ricevere gli amici per chiacchierare in santa pace e tirare tardi, tanto non ci si deve alzare presto l’indomani mattina.
Ma…
Non per essere i soliti italiani, però, anche se ci hanno cacciato in malo modo dai Mondiali di calcio, siamo già in fase pre-Coppe e pre-campionato. Poi, a essere sinceri, con le pay tv si possono rivedere un sacco di cose che ti eri perso, tipo quelle belle e avvincenti serie. Anche su pc e su tablet. A questo proposito, una volta che sei connesso vale forse la pena rileggere le mail scorse frettolosamente sulla smartphone, rispondere ad alcune, dare un’occhiatina al web, proprio una passatina a qualche pratica di lavoro. Ah già e gli amici? Direi che vederci domani sera sarebbe perfetto.
4) Sfida a Expo2015
Colpevolmente ignorati durante tutto l’anno gli “arretrati” casalinghi sono lì, ammonimento costante alla nostra mancanza di tempo (versione ufficiale) o di voglia (versione reale). Lavoretti, sistemazioni e poi “quel garage e quella cantina che sembrano una discarica” diventano la sfida da affrontare nei giorni di vacanza anche perché ci sono costati parecchi cartellini gialli e rischiamo la squalifica da un momento all’altro. In fondo basterà impegnarsi per qualche giorno con metodo e abnegazione e poi sarà tutto a posto. Anzi, già che ci siamo via libera anche a qualche altro lavoro straordinario.
Ma…
Caldo, fa caldo. Capisco dover sbrigare una volta per tutte gli arretrati, ma qui si parla di gente che ha lavorato tutto l’anno e non vede l’ora di fare vacanza. Vacanza, non lavori forzati. Mica abbiamo la scadenza come l’Expo. Quello che si potrebbe fare è qualche intervento di lifting, tipo sistemare il rubinetto gocciolante o far sostituire la presa difettosa. Sì, poi magari creare un sentiero percorribile in cantina e puntellare gli scaffali e le mensole in garage prima che crolli tutto. In un giorno ce la caviamo.
5) Dieta mediterranea
Come per le auto, è arrivato il momento di un tagliando soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione. Con la scusa del lavoro e del poco tempo è un anno che si mangia in modo non corretto. Pranzi flash, abbuffate alla sera, ma da oggi pochi pane e pasta, tanto pesce e tanta verdura e poi frutta come se piovesse. Vino? Modicissima quantità. Il tutto, come continuano a insistere giustamente i medici, accompagnato da movimento, movimento, movimento
Ma…
Io dico che se uno non si toglie qualche soddisfazione gastronomica in vacanza quando può farlo? Siamo il paese della grande cucina, sottoposti tra l’altro a continuo lavaggio del cervello dai tremila programmi tv su chef ecc., e dovremmo stare seduti in un bel ristorantino rinunciando a effettuare lo stress test del menù? La pancetta tanto c’era anche prima, il colesterolo faccia il piacere di non rompere almeno per 15 giorni. E scagli il primo bicchiere chi in una calda sera d’estate direbbe di no a un calice di delizioso e freschissimo vino bianco. Se poi ci offrono il dessert fatto in casa, non vorremo mica offendere il ristoratore così gentile?
Sul movimento nulla da dire, al ristorante si va a piedi. Per il ritorno si vedrà.