“Chiuso per ferie”, ma non ditelo.

E’ una costante di ogni estate la raffica di cartelli “chiuso per ferie”. Con la variante, però, che quest’anno molti annunci  sono comparsi all’improvviso, senza avvisaglie, quasi per il pudore di sospendere l’attività in un momento in cui gli italiani riducono il periodo di villeggiatura e viaggi o addirittura vi rinunciano. Se il riposo è sacrosanto per tutti, la tradizione della “serrata” agostana è ormai limitata al nostro Paese. Ma davvero sono così spopolate tutte le città? Non sembrerebbe, vista la tanta gente a passeggio la sera. Forse cambiare gli orari per un limitato periodo estivo rappresenterebbe certo un sacrificio, ma anche il tentativo di dare una mano al proprio business. E’ più probabile che, in agosto, un cliente entri in un negozio alle 9 di mattino o alle 9 di sera? Così, dovesse acquistare, si potrebbe magari offrirgli un gelato o una bibita del locale accanto, tanto per fare “rete”.