Dimmi con chi vuoi litigare e ti dirò quanto potresti evitare di pagare

Torna l'obbligo della mediazione nei casi di controversie che coinvolgano i clienti delle banche, delle assicurazioni e delle società di gestione del risparmio. Il decreto del Fare ha reintrodotto la necessità, prima di adire alla giustizia civile, di passare attraverso un organismo di risoluzione alternativa delle dispute. Plus24, il settimanale di finanza e risparmio del Sole 24 Ore, in edicola domani con il quotidiano, fa il punto su queste nuove regole e analizza operatività ed efficacia degli organismi di conciliazione dei rapporti tra clientela e intermediari, rimarcando il lavoro della rubrica "la posta del risparmiatore" alla quale negli ultimi 21 mesi sono arrivate 250 proteste dei lettori, quasi tutte portate a soluzione.

Qui di seguito un editoriale che avevo scritto lo scorso anno, tanto per darvi un'idea di come ….la burocrazia costa ai cittadini e alle imprese centinaia di miliardi di euro all'anno ed è un dato tristemente risaputo. Semplificazioni spesso realizzate solo a parole, regole e apparati farraginosi, obbligano a estenuanti percorsi per ottenere un semplice documento rilasciabile in pochi minuti.
…Un caso "esemplare" arriva da un nostro lettore, protagonista di una vicenda che coinvolge banche, gestione del denaro, dei clienti e delle regole. Fatti tutti documentati e passati anche attraverso vie legali, di cui non indichiamo volutamente i nomi perché comunque la storia è significativa di certe pratiche messe ancora in atto oggi.

«Nella primavera di quest'anno – racconta Gianni (chiamiamolo così) – è mancata mia madre, lasciandomi come erede anche testamentario. Mi sono rivolto alla banca dove aveva conto corrente e deposito titoli per ottenerne lo sblocco e il trasferimento sul mio istituto. E qui…» Si entra in un labirinto burocratico. Procediamo per date.
Il 23 luglio Gianni, dopo diverse telefonate ed essersi affidato a un legale, scrive al funzionario della banca: «Come più volte indicatole telefonicamente, avrei urgenza di risolvere il contratto della signora… Era vostra cliente e in possesso di conto corrente e deposito titoli. Il nostro avvocato sta procedendo con i documenti di successione e avrei urgente bisogno della dichiarazione della banca per comunicare tale documento all'Agenzia delle entrate».
La risposta è immediata e molto rassicurante: «Più che volentieri – scrive il funzionario – provvedo a inoltrare tutto per posta interna…. Confido nella celerità dei nostri uffici sostenuta anche da un mio vivo sollecito al fine di adempiere in maniera tempestiva e professionale all'operazione». Silenzio fino al 30 luglio e il nostro lettore comincia il pressing con telefonate e mail: «Vorrei sapere se il documento è arrivato in filiale per espletare tutte le pratiche per la successione alle Entrate». Risposta il giorno dopo: «La banca deve verificare quali siano gli eredi prima di dare loro attività e consistenza delle stesse». Ma non avevano tutti i documenti necessari per avviare la pratica? È allarme.
Siamo così al 3 agosto e il nostro tenace lettore fornisce tutte le indicazioni perché la banca si metta in contatto con il suo legale. Agosto però paralizza tutte le attività, settembre trascorre tra un calvario di telefonate fino al primo ottobre, quando il funzionario scrive: «Vi comunichiamo che abbiamo ottenuto l'autorizzazione allo svincolo del c/c e del conto deposito». Ottimo, è fatta. Il giorno dopo una nuova doccia fredda in formato mail: «A rettifica non possiamo provvedere in filiale allo sblocco… dobbiamo necessariamente aprire un nuovo conto titoli intestato agli eredi…». Aprire un conto? La replica di Gianni è una «diffida a svincolare subito conto e titoli». Questo denaro è ostaggio della banca che alla fine propone agli eredi di aprire un conto. Ma anche se fosse gratis (cosa che non è) di quel denaro il lettore potrebbe averne – anzi, averne avuto – bisogno immediato. E possibile trascinare la vicenda per cinque mesi? Quanto sta costando a Gianni in denaro e tempo? Vogliamo essere concorrenziali in Europa con questi sistemi? 

Plus24 inoltre pubblica approfondimenti sul tema delle small cap quotate al listino di Piazza Affari, sul settore della bancassurance, sul nuovo organismo unico per i promotori finanziari e i consulenti indipendenti. Nella rubrica "cedole chiare" si analizza il prospetto di un fondo comune del gruppo Ubi, mentre in quella "derivati chiari" viene discusso l'impatto di una recente sentenza. "La posta del risparmiatore" affronta e risolve il caso di un conto corrente bancario al quale non sono state concesse le agevolazioni previste. Infine, nella sezione indici e numeri il settimanale riporta la mappa completa dei 331 conti di deposito offerti dalle banche italiane.