Se il risparmio viene sempre messo in coda

Ha tenuto in piedi le famiglie nei giorni più bui della crisi iniziata nel 2008 e, ancora oggi, rappresenta la zattera su cui caricare i figli che non trovano lavoro o i padri in difficoltà con il proprio di lavoro.
Il risparmio, quel risparmio un po’ invidiatoci un po’ criticatoci a livello internazionale “perché troppo”, è sempre stata una matrice fondamentale italiana, ma anche il bersaglio di ripetute manovre impositive. Non che ci sia qualcosa di nuovo in arrivo, meno male, ma, purtroppo, all’orizzonte neanche si vede un embrione di strategia in grado di valorizzare uno degli “asset” del nostro Paese.
Eppure il momento è dei più delicati: abituate da decenni a titoli di Stato remunerativi, le famiglie si trovano ad affrontare la scelta difficile e tormentata – visto che nella maggior parte dei casi riguarda denaro frutto di enormi sacrifici – di non solo come e in che cosa investire, ma anche in che modo proteggere il proprio risparmio da spese e tassazioni da brividi. Il meccanismo dei Pir (i piani individuali di risparmio) che azzera il prelievo fiscale sul capital gain per chi mantiene l’investimento – massimo 150mila euro- per almeno 5 anni, è un buon primo passo, ma per ora isolato.
Imboccare con vigore la strada di premiare, piuttosto che punire, chi risparmia, sarebbe un bel segnale e un aiuto all’economia dei consumi, visto che se si ha qualche soldo in più a disposizione magari lo si spende.

  • Risparmioso |

    I PIR non sono stati un enorme successo secondo me, alla fine la formula non era davvero appetibile. Uno studio del Politecnico di Milano parla di commissioni annue sopra il 2% per i primi 5 anni. Non è poco e si comincerebbe a guadagnare solo in caso di performances eccezionali. Io credo che ognuno di noi debba procurarsi un minimo di educazione finanziaria da solo.

  • carl |

    Un otti mo articolo a favore di un’ottima prassi e cioè quella di risparmiare comunque un parte, più o meno piccola o grande del proprio reddito… Per il semplice motivo che “Non si sa mai…”.
    Tuttavia c’è da aspettarsi che i “promotori” dell’inflazione (ritenuta, assieme alla pubblicità, un pungolo ai consumi ..) “storcano il naso” e continuino a “non spremersi le meningi”…Infatti appare loro più semplice spingere i consumi della solita “truppa” di consumatori anzichè aumentarne gli “effettivi” con nuovi arruolamenti……

  • Massimo Esposti |

    Non è in arrivo, è tra le proposte elettorali. Aspetteremo il nuovo Governo, da chi sarà composto e cosa attuerà. Certo che, come ho scritto, il risparmio, e lo è anche la casa, rimane sempre un “bancomat” facile.

  • Federico |

    Che non ci sia “niente di nuovo in arrivo” lo pensa solo Lei, con tutto il rispetto per le Sue opinioni.

    Conosce le idee in materia di tassazione delle rendite finanziarie del ministro del Tesoro proposto dal Movimento 5 Stelle Andrea Roventini?

    Vsda a dare un’occhiata e poi ne riparliamo.

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